Documento di Valutazione del Lavoro Notturno

Cos'è

È considerato lavoro notturno la prestazione effettuata per un periodo di almeno sette ore consecutive che comprende l’intervallo di tempo tra la mezzanotte e le cinque del mattino. Tipicamente i turni che corrispondono a lavoro notturno sono svolti tra le ore 22 e le ore 5, tra le ore 23 e le ore 6 e tra le ore 24 e le ore 7. Anche chi svolge almeno una parte del lavoro normale nel periodo di lavoro considerato notturno o superi (salva diversa indicazione dei CCNL) almeno ottanta giorni all’anno, è considerato lavoratore notturno.

Gli effetti del lavoro notturno sulla salute del lavoratore sono di varia natura, certamente psico-fisica: l’alterazione del normale ritmo biologico che regola la veglia e il sonno e lo stress che può sensibilmente aumentare.

Obbligo del Datore di lavoro è analizzare, attraverso il DVR, tale fattore di rischio e individuare le misure più appropriate di prevenzione e protezione, tenendo conto delle tipologie di lavoratori che devono essere esclusi dal lavoro notturno, ovvero:

• donne in stato di gravidanza (fino al compimento di un anno di età del bambino);
• lavoratori minorenni;
• lavoratori che non hanno ottenuto l’idoneità medica.

I vantaggi

• definire gli orari per stabilire quando un lavoratore svolge lavoro notturno;
• individuare i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori;
• individuare i lavoratori che devono essere esclusi dal lavoro notturno.

A chi serve?

Tutte le attività con lavoratori che effettuano turni di lavoro, in particolare turni durante il periodo notturno.

Le normative di riferimento sono: la nota n. 1050 del 26 novembre 2020 dell’Ispettorato del Lavoro e il D.lgs. 8 aprile 2003 n. 66, che fornisce la definizione di “periodo notturno”.

Rinnovi

Il documento deve essere aggiornato qualora i luoghi di lavoro, le attrezzature o l’organizzazione del lavoro abbiano subito modifiche, ampliamenti o trasformazioni rilevanti, eseguendo la sorveglianza sanitaria ogni due anni. Si consiglia, comunque, la rielaborazione del documento ogni 4 anni.